mercoledì 3 giugno 2009

Stiamo lavorando per voi....

La stagione corrente è ormai alla fine, ma il Teatro Fratello Sole si sta già preparando alla prossima.

Una delle novità a cui stiamo lavorando proprio in questi giorni è il nuovo sito Web. Quello attuale, disegnato nei suoi elementi principali nel 1998, ha ormai fatto la sua storia e sarà mandato in pensione, anche se rimarrà comunque accessibile.

Rimanete dunque in contatto e visitate spesso il nostro sito per scoprire tutte le novità, anche quelle che riguardano le stagioni teatrali e cinematografiche!

martedì 14 ottobre 2008

Gomorra

Roberto Saviano, non ancora 30enne, ha venduto in Italia 1.200.000 copie di Gomorra, romanzo/denuncia tradotto in tutto il mondo. L'autore vive ora sotto scorta.
Il film di Matteo Garrone tramuta la materia incandescente del libro in una nitida topografia/geografia umana: atmosfere e stati d'animo da cruda e crudele messa in scena della malavita, parabola criminale lucida e potente.
Cinque storie di esecuzioni, di riscossioni, di apprendistati e di carriere dannate, di inquinamento di vicinati e di ambienti, di smaltimento di rifiuti e di coscienze.
Garrone mixando il volto conosciuto di Toni Servillo, facce anonime ma perfette di Secondigliano, dialetto sottotitolato, musiche e parole del sud, interni e esterni di archelogia industriale, cieli di piombo, movimenti di macchina da presa precisi e severi, una fotografia volutamente sporca, firma una regia che non è passata inosservata al festival di Cannes.

lunedì 13 ottobre 2008

Tutta la vita davanti

La protagonista, Isabella Ragonese, neolaureata in filosofia, frustrata dai "le-faremo-sapere", finisce nel vortice (surreale ma reale) di un call center che smercia improbabili depuratori domestici.
Sullo schermo la consueta galleria virziniana di personaggi di contorno riusciti e efficaci, che si inseriscono perfettamente in un preciso affresco, beffardo, curioso, a volte amaro, dei nostri tempi precari e fuggevoli.
Bravi Valerio Mastandrea, Elio Germano, Massimo Ghini, Micaela Ramazzotti, Sabrina Ferilli.
Paolo Virzì si conferma l'erede della commedia all'italiana di Ettore Scola, Mario Monicelli, Dino Risi.

venerdì 3 ottobre 2008

Solo un bacio per favore

Francia 2007 - 97' - di Emmanuel Mouret – con Virginie Ledoyen, Emmanuel Mouret, Julie Gayet, Michaël Cohen

Un solo bacio può cambiare la vita, quindi meglio pensarci due volte.
Per convincere il fascinoso Gabriel della sua morale, Emilie (Julie Gayet) gli racconta la storia di due suoi conoscenti. Judith (Virginie Ledoyen) e Nicolas (interpretato dallo stesso regista Emmanuel Mouret), da sempre amici, iniziano una relazione per gioco e per curiosità: ma la faccenda diventa seria, e lei non sa come confessarlo al marito italiano Claudio (Stefano Accorsi), farmacista appassionato di Schubert.
I due piani narrativi si intrecceranno imprevedibilmente.
Emmanuel Mouret (marsigliese, classe 1970) confeziona una 'operetta morale' raffinata e misurata, dall'andamento leggero, ispirandosi a Eric Rohmer, François Truffaut e Woody Allen ma anche al teatro di Marivaux.

martedì 29 aprile 2008

Lo scafandro e la farfalla

Julian Schnabel è soprattutto un pittore (ha diretto finora due film, bio-grafie: Basquiat e Prima che sia notte). In Lo scafandro e la farfalla scommette di portare sullo schermo il diario della 'prigionia' di Jean-Dominique Bauby, caporedattore di Elle, Francia, trendy e dandy spensierato fino all'ictus che – a 43 anni, nel 1995 – gli paralizzò tutto il corpo con la sola eccezione di una palpebra. Attraverso il movimento di quella unica parte del corpo dettò a una logopedista e a una copista, lettera per lettera, distillando ricordi, visioni, intuizioni,… un'autobiografia (edita in Italia da Ponte alle Grazie), pubblicata alla vigilia della morte. La prima parte del film ci colloca forzatamente dentro lo sguardo del protagonista (soggettive confuse, sfocate, stupite, slabbrate … ) sul mondo circostante e la voce over interiore ci fa vivere i suoi pensieri e le sue emozioni. La forza di queste immagini è merito, in particolare, del direttore della fotografia Janusz Kaminski (Oscar per Schindler's List e Salvate il soldato Ryan). Poi l'azzardo forte e geniale di questa 'de-privazione' sensoriale cede un po' alla retorica del ripensamento di una vita leggera e frivola (dolente e premonitore il viaggio a Lourdes). Ma il volto del protagonista Mathieu Amalric, dapprima invisibile e poi deformato, sensazionale nel raccogliersi in un impavido dolore, ci accompagnerà anche fuori dalla sala.

American Gangster

Il 70enne Ridley Scott (I duellanti, Blade Runner, Il gladiatore,…) si confronta con il gangster film mixando la saga de Il padrino con Il braccio violento della legge, evocando Serpico e Goodfellas, senza dimenticare i classici anni '30 (Scarface, Piccolo Cesare). Scott ci regala un affresco teso, complesso e intrecciato (ben 157 minuti), diretto con maestria e professionalità, con una fotografia a tratti volutamente 'sporca' e dagli echi luministici retrò, cucito da un montaggio calibrato e non effettistico firmato da Pietro Scalia, interpretato da due star (Denzel Washington e Russell Crowe). Il plot, ispirato a una storia vera, è classico: anni '70, rise and fall (ascesa e caduta) di un feroce boss nero di Harlem, Frank Lucas, che traffica droga su scala globale (Washington), al quale si oppone un integerrimo poliziotto del New Jersey (Crowe). Lo sguardo europeo di Scott è rigoroso, geometrico, sa cogliere sfumature e dettagli anche se la sensazione ambivalente di 'ri-visitazione' degli stereotipi e archetipi del genere non ci abbandona.

domenica 30 marzo 2008

Caramel

Layal, Nisrine, Rima, Jamale, Rose: cinque donne – diverse per età, cultura e religione – lavorano o si incontrano nel salone di bellezza di una di loro (Layal) in una Beirut lontana dai drammi della guerra. Caramel, opera prima di Nadine Labaki, profuma di shampoo, creme e tinture sin dall'incipit: il caramello del titolo è una miscela di acqua, zucchero e limone usata per la depilazione. Caramel è il ritratto della società libanese di oggi, ma si presta a una riflessione universale sui temi dell'identità e del destino femminili. Una fotografia dai colori caldi, anch'essa caramellosa, movimenti di macchina da presa sinuosi avvolgono e 'confezionano' questo delicato, fragile e intenso affresco al femminile.